Il duumvirato

Il duumvirato

Renzusoni

Vi prego di spendere due minuti per leggere questo post: credo che da solo spieghi come stanno davvero le cose oggi in Italia.

Sappiamo che la rielezione di Napolitano è stata frutto di un accordo PD-FI finalizzato alla realizzazione di un governo di coalizione. Sappiamo che questo governo si regge sul Patto del Nazzareno, i cui contenuti non sono stati resi noti, stipulato tra Renzi e B. Sappiamo che questo accordo ha prodotto i primi frutti avvelenati, tipo Jobs Act, scritto a quattro mani tra PD e FI, sotto dettatura di Confindustria. Sappiamo infine che B. si è impegnato a sostenere Renzi, ma quali sono le reali contropartite?

Scusate le premesse un po’ noiose, ma erano necessarie per comprendere la favoletta di Natale che sto per raccontare. Siamo nell’ultimo Consiglio dei Ministri dell’anno, ed evidentemente in molti pensano ormai alle feste; in discussione c’è il decretone fiscale, il cui testo è pronto da giorni. Senza che – almeno in apparenza – nessuno se ne accorga, una manina rimasta anonima apporta una modifica al decreto, un codicillo che rende non punibile l’evasione fiscale purché inferiore al 3% del fatturato dell’azienda. Lo stesso emendamento depenalizza anche i reati di frode fiscale, purché inferiori a quella soglia.

Ho appreso la notizia, e la prima reazione è stata di profondo fastidio. Possibile che, mentre si afferma che l’Italia va a rotoli per colpa di quei farabutti di lavoratori dipendenti che pretendono di continuare a percepire lo stipendio e di avere un minimo di certezze per il futuro, si approvi una legge che di fatto autorizza un limite per l’evasione fiscale? Poi però, un’intuizione….. Si è parlato di frode fiscale? Vuoi vedere che?……….

No, non può essere!

Facciamo due conti. Le società di B.hanno frodato il fisco per almeno di 368 milioni di dollari (questa la cifra documentata). Tuttavia, per effetto delle modifiche alla prescrizione apportate dallo stesso B., gran parte dei reati non è più punibile. Le condanne alle quali B. non è riuscito a sfuggire riguardano rispettivamente frodi di 4,9 milioni nel 2003 e 2,4 milioni nel 2004: importi che, guarda caso, sono ampiamente al disotto della soglia del 3% del fatturato di Mediaset.

Un articolo del Codice Penale stabilisce che nel caso un reato venga abrogato, chi sta scontando una condanna per quel reato la vedrà immediatamente annullata, comprese le pene accessorie. Ora, B. non ha scontato praticamente nulla per aver sottratto centinaia di migliaia di Euro al fisco e ad ognuno di noi, se si eccettua qualche ora trascorsa a tormentare i vecchi di Cesano Boscone; tuttavia, questa legge schifosa metterebbe immediatamente fine alla sua ineleggibilità, consentendogli di ripresentarsi alle prossime elezioni, candido come un fiorellino di campo.

Capite allora a quali livelli di abiezione si possa arrivare pur di spartirsi il potere politico ed economico? Possiamo fare qualcosa? Sì possiamo. Possiamo opporci acquisendo consapevolezza. Possiamo intralciarli diffondendo la notizia, che solo “Il Fatto Quotidiano” ha dato con il dovuto risalto.

E allora, invece di intasare la rete con catene di Sant’Antonio e video più o meno stupidi, perché per una volta non facciamo qualcosa di realmente utile diffondendo il più possibile la notizia di questa porcata?

AGGIORNAMENTO DEL 5/01/2015

Grazie al “Fatto Quotidiano” e poi a “Repubblica” che ha ripreso la notizia, il Governo è stato costretto (per ora) a ritirare l’articolo contestato. Capito perché questi signori ci tengono tanto a controllare l’informazione?